Cos’è la parola etica? Tutti viviamo una vita intera tra le parole. Parole di ogni tipo: positive, negative, esaltanti e deprimenti, parole che ricorderemo con piacere, altre che ricordiamo ma che vorremmo dimenticare.
Ognuna ha comunque una sua importanza e un suo valore, anche se di segno negativo.
Da questo possiamo evincere quanto sia delicato il loro impiego e come possa essere pernicioso l’uso delle parole, per meglio dire, il loro abuso. Lasciano sempre un segno, che a volte può determinare tanto nella vita di una persona.
Per questo ognuno di noi ha una responsabilità etica nel loro uso. Le parole non sono “cose” gratuite ma strumenti in grado di generare benessere o malessere. Purtroppo sono usate spesso, anche da chi dovrebbe averne fatto una professione, con grande superficialità e incredibile leggerezza nella valutazione a priori degli effetti producibili.
Le parole sono un lusso, una meraviglia dell’ingegno umano che non dovrebbe essere sprecata.
Le domande etiche da porsi costantemente sono: “curo adeguatamente la scelta delle parole che uso?” – “le parole che sto utilizzando, producono valore per me e per il mio interlocutore?“
“Parlare non significa necessariamente comunicare e ancor meno comunicare eticamente.
Questo perché non è sufficiente avere cose da dire, conoscere o pensare di conoscere un codice linguistico, per potere considerare la propria comunicazione come efficace e per questo produttiva di effetti positivi ….
… Senza una preventiva, precisa e attenta analisi etica, ma soprattutto senza una vera competenza comunicativa, si possono generare notevoli danni alle persone, alla cultura e al sistema sociale nel suo complesso.” (Comunicazione etica – Manuale di riflessione per la società digitale – Apogeo Education)
Ogni persona perciò dovrebbe avere la consapevolezza di assumere una piena responsabilità etica rispetto alle proprie scelte comunicative. Conoscere il valore della parola etica.
Avere cose da dire è certamente un buon punto di partenza, soprattutto in un mondo “affogato” da parole in libertà all’interno di un sistema costantemente interconnesso, ma non garantisce la qualità etica del messaggio.
Le espressioni di bassa competenza etica possono originare danni notevoli.
Credo che ognuno di noi, in questi giorni difficili, ne abbia fatto esperienza diretta osservando gli effetti disastrosi provocati da leader politici in Usa, Brasile ecc. che si sono espressi allegramente in barba ad ogni qualsivoglia forma di responsabilità etica.
Ci sono parole fortemente evocative. Visitando il memoriale presso il Binario 21 presso la Stazione Centrale di Milano, luogo tristemente noto ai deportati nei campi nazisti, c’è una parola che campeggia fra tutte e sta ancora minacciando il mondo: INDIFFERENZA.
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